Uno smartwatch può salvare la vita

31 marzo 2021

Il 2020 è stato l’anno degli smartwatch. Oggetto semplice, spesso usato come accessorio fashion.

Fondamentalmente, tutte le funzioni tipiche di questo dispositivo sono unite a quelle base di orologio, data, calendario, radio e fotocamera. Altre funzionalità variano in base alla fascia di prezzo: seguire chiamate, chat, notifiche, sms e i Social.

Ciò che forse non sai è che lo smartwatch può anche essere un valido supporto per monitorare il tuo stato di benessere.

• È possibile, ad esempio, indossarlo durante la notte per analizzare la qualità del riposo: leggero, profondo, i momenti di veglia; durante il riposo pomeridiano, è utili per poi valutare le attività successive da svolgere in relazione alla qualità del sonno.

• È possibile monitorare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna mentre svolgi il tuo sport preferito o attivare il sistema di respirazione guidata; puoi analizzare il tuo programma di fitness, registrare tutte le posizioni visitate durante l’allenamento tramite il gps e quindi rendere nota la tua posizione

Ma se pensi che sia un accessorio dedicato solo agli sportivi o a chi pratica intensa attività fisica ti sbagli di grosso.

Uno smartwatch può essere il miglior amico del tuo cuore, qualunque sia la tua età e il tuo stile di vita.

Una frequenza cardiaca troppo alta o troppo bassa e un ritmo cardiaco irregolare (la cosiddetta aritmia) possono infatti essere spie di problemi di salute anche gravi. Molte persone però non si accorgono di questi sintomi, e quindi le cause spesso non vengono diagnosticate.

Grazie alle notifiche sul battito cardiaco del tuo smartwatch puoi sapere se ci sono anomalie e decidere di rivolgerti al tuo medico.

Alcuni modelli sono addirittura in grado di generare un elettrocardiogramma a singola derivazione e fornire dati di importanza vitale ai medici e dare più serenità a chi lo usa: un traguardo eccezionale per un dispositivo indossabile

Un’altra funzione davvero interessante degli smartwatch di ultima generazione è il rilevamento della caduta: alcuni dispositivi sono in grado di capire se hai fatto una brutta caduta, e se non ti muovi più chiamano automaticamente i numeri di emergenza.

Gli smartwatch sono facilissimi da usare anche per chi è nella terza età, la tecnologia in questo caso può rivelarsi un utile alleato per la loro sicurezza.

smartwatch anziano

Sono sempre più numerose le testimonianze di chi può affermare di essere vivo grazie alle funzionalità degli smartwatch.

Virale è diventate la storia di Bob Burdett: Bob stava pedalando nel Riverside State Park di Spokane, negli Stati Uniti, quando la sua bici si è ribaltata ed è caduto a terra battendo la testa.

L’uomo aveva perso i sensi: per lui sarebbe stato impossibile quindi chiamare i soccorsi, ma lo ha fatto invece il suo smartwatch che, oltre ad avvertire i due figli, ha inviato subito una richiesta di soccorso anche al 911, il 118 statunitense, con tanto di posizione rilevata dal Gps.

Subito è arrivata un’ambulanza sul posto e l’uomo è stato portato in ospedale, dove gli hanno medicato le ferite. Grazie al tempestivo intervento dei soccorsi allertati dallo smartwatch infatti, l’uomo se l’è cavata senza gravi conseguenze.

Un’altra testimonianza arriva proprio dall’Italia, precisamente da Roma. Vincenzo Bottiglieri, un uomo di 65 anni, racconta di aver ricevuto una notifica di pomeriggio dal suo smartwatch mentre faceva giardinaggio. Variazione nel battito cardiaco: lui si è subito messo a riposo.

Nella notte, una seconda notifica l’ha convinto ad andare al pronto soccorso, dove gli hanno diagnosticato un infarto in atto e l’ostruzione di una arteria al 98 per cento.

Anche la comunità scientifica ha espresso il suo parere favorevole sull’attendibilità dei dati forniti da tali dispositivi definendoli «Strumenti molto utili, a supporto di una fondamentale la diagnosi professionale»

Avere un corretto stile di vita, fare attività fisica ed eseguire controlli di routine sono sicuramente le basi per prevenire o quantomeno individuare in tempi utili eventuali problemi di salute, ma anche la tecnologia può darci un valido e aggiuntivo supporto in tal senso.